Suor Anna Nobili: una testimonianza forte, ma condivisa con parole semplici e dirette

Sono passati alcuni giorni, ma la parola che più di tutte, ancora oggi, rimbalza nei nostri pensieri è GRAZIE!

L’incontro testimonianza con suor Anna Nobili, ospitato dal teatro Magda Olivero domenica 24 marzo, è stato impreziosito dalla presenza (teatro pressoché “sold out”) di ciascuno di voi che, con la famiglia o con i vostri gruppi, ha riempito il teatro e ha dato forma a un pubblico attento e partecipe.

Dopo lo sport raccontato dall’atleta disabile Elisabetta Mijno nell’incontro del 2018, questa volta per celebrare la figura della donna abbiamo scelto una testimonianza di fede forte, ma allo stesso tempo capace di raccontare in modo semplice, seppur diretto, un’esperienza di vita che speriamo abbia toccato e coinvolto ciascuno dei presenti.

Un grazie speciale lo vogliamo rivolgere anche alle ragazze del coro e del corpo di ballo dell’istituto Soleri Bertoni di Saluzzo, ai professori Enrico Miolano, Marta Campanella e Manuela Fonti: hanno impreziosito la serata e la loro bravura è stata riconosciuta e applaudita da tutti.

Grazie anche al Comune di Saluzzo per aver concesso il patrocinio all’evento e a tutte le persone che, a vario titolo, hanno collaborato all’ottima riuscita della serata.


La preziosa partecipazione del pubblico è stata confermata dall’altissimo numero di domande che sono state inviate per suor Anna nel corso della serata: per ragioni di tempo non è stato possibile rispondere a tutte. Per questo motivo ne pubblicheremo alcune qua sotto (che abbiamo già inviato a suor Anna), in attesa che possa rispondere lei stessa.

IMPORTANTE: il numero di telefono utilizzato quella sera per inviare i propri sms non è di suor Anna, ma un numero di servizio usato esclusivamente per la serata (e quindi ora non più utilizzabile)


Perché molti ragazzi purtroppo si allontanano dalla Chiesa e da Gesù? Perché non interessa o perché trovano nel mondo qualcosa che piace di più?

I ragazzi si allontanano da Gesù perché non ne hanno fatto quasi mai esperienza se non in una forma di catechismo che forse non aiuta a fare esperienza di Gesù con tutti i propri sensi, con il corpo, ma solo attraverso ragionamenti (che ci sta, ma non è tutto). E' importante fare esperienza del fatto che Dio esiste e da lui proviene tutto . . . pure se stessi.
In realtà una grande crisi penso parta proprio dalle famiglie. C’è bisogno di aiutare i genitori a far comprendere i valori e una fede che diventi gesto concreto nelle pieghe delle giornate che diventano quotidianità.



Come hai capito che la tua strada fosse la consacrazione? Grazie per le tue parole preziose!

La comprensione della mia chiamata alla vita consacrata è stata graduale. Innanzitutto un amore forte forte sia da parte mia che di Dio nei miei confronti. Da qui la possibilità non solo di sposarmi santamente, ma di essere tutta di Dio. La Parola di Dio per me è stata fondamentale. Nel pregarla costantemente in Lei ho compreso il mio cammino. Lei è la guida per tutti. Ma poi tanti segni dentro di me e fuori di me, attraverso ciò che mi è successo. Dalla vita si scoprono tante cose ma soprattutto dalla capacità di ascoltarli dentro (quei segni) togliendo quelle maschere che fanno fare scelte non autentiche



Perché è difficile far capire alle ragazze il loro valore?

È difficile per tanti motivi. Le ferite del non amore ricevuto in modo sano; le ferite causate dalla separazione dei genitori, le ferite dentro il cuore di un amore infinito ma che solo Dio può dare. In tutto questo c’è un grande condimento di una società del corpo consumo, corpo perfetto, corpo usa e getta, corpo possesso, corpo scoperto . . . un libertinaggio di una sessualità che va oltre l’umano e quindi il sacro. Le ragazze sono bombardate dai social e molto più da quegli interventi sporadici che noi abbiamo su di loro. Più che parole occorrono carezze gratuite.


In che modo trasmetti e rendi consapevoli i ragazzi della bellezza del Vangelo?

La bellezza del Vangelo la trasmetto attraverso La danza.  In danza lo Spirito Santo raggiunge i cuori più induriti se si vogliono lasciare raggiungere. Si è liberi di danzare o meno questa vita sia quando si sorride che quando si piange. La danza non è solo un mezzo educativo ad una vita bella e sana . . . ma la danza è amore perché Dio danza per primo e lui è Amore. Nel sito www.holydance.it potrete approfondire la spiritualità che Dio, il Signore della nostra danza, ci ha indicato e sussurrato nel cuore notte e giorno.



Cosa cambieresti del tuo percorso? Cambieresti qualcosa di negativo in positivo? Ti stimiamo molto per aver trovato il coraggio di cambiare!

Del mio passato non cambierei nulla perché se oggi sono quella che sono è grazie a tutto ciò che ho vissuto. E oggi sono felice.


Ha parlato di castità, come si può proporre il valore e il dono della castità ai nostri giovani?

Il valore della castità si trasmette vivendola perché non è un divieto ad amare ma un percorso di vita ad amare in modo autentico e fino in fondo



Dicci qualcosa in più sulle Suore Operaie e sul tuo incontro con loro.

Il mio incontro con le suore operaie è avvenuto attraverso uno dei miei confessori. Quando le ho conosciute ho iniziato ad accarezzare l’idea che potesse essere il luogo dove far crescere la mia vocazione. Noi Suore operaie lavoriamo nel mondo come fanno tutti i comuni mortali. Cerchiamo insieme agli altri lavoratori la presenza di Dio sul posto di lavoro e non solo in chiesa o tra le persone care. Le ore di lavoro a volte sono molto di più di quelle che si vivono nell’ambiente domestico. Un terreno di evangelizzazione a 360 gradi e come? Vivendo le fatiche e le pene di tutti ed insieme risorgere.


Perché se la distruzione del tuo io nella fase di cubista era cosi evidente, la cosa è andata avanti per anni? Come mai siamo così distratti dal nostro vero bene?

Non sapevo che mi stavo facendo del male, quella era la mia vita e basta. Quando ho incontrato cristiani capaci di amare senza interesse allora ho compreso insieme ad un incontro con Gesù Amore che non dovevo più fare quella vita. Così lasciai tutto per scoprire quale era la Via, la Verità e la Vita.


Sei riuscita a perdonare la mancanza di amore vissuta in famiglia?

Si, sono riuscita a perdonare, ma è stato un percorso lungo tutta la vita.



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