Fanno sorridere la genialità unita alla estrema semplificazione con cui i ragazzi vincitori del concorso indetto dalla Società Medica Italiana per la contraccezione hanno ideato un messaggio a favore della contraccezione di emergenza, quella dei cinque giorni dopo, a cose fatte, quando ti accorgi che qualcosa è andato storto e la paura di una gravidanza diventa ossessiva e ingestibile.
Sono ricorsi al dipinto dell’Annunciazione di Botticelli, genio della pittura italiana, ultimo di quattro figli maschi, anche questo fa sorridere ma erano altri tempi, immaginando l’angelo Gabriele nell’atto di porgere a Maria una confezione di EllaOne, accompagnandola con la frase” Usala, fa miracoli”.
Ora, per chi è credente in quel quadro è rappresentato il momento più delicato e misterioso della incarnazione di Dio, è il momento in cui la storia ha una svolta…e a dare la svolta è una donna che dice sì a un progetto di vita che la supera.
Per chi non è credente quella donna è ogni donna di fronte al mistero della vita che sboccia in grembo: a volte cercata, a volte inattesa, frutto di un grande amore, o di gesti inconsapevoli, o di gesti violenti.
Ci sono donne che hanno dato la vita nonostante tutto, contro tutto e contro tutti: la mamma di Leonardo da Vinci come la mamma di Zeffirelli, la mamma di Andrea Bocelli e quella di Justin Bieber, la mamma di Cristiano Ronaldo e chissà forse anche qualche mamma dei ragazzi che hanno vinto il premio.
Il miracolo è questo: dare la vita, riuscire a farlo anche quando niente ti è a favore, anche quando la solitudine ti inchioda insieme alla paura del giudizio del mondo.
EllaOne non fa miracoli: semplicemente interrompe una vita se questa è stata concepita, fa credere che nulla sia successo, bombarda con una quantità enorme di ormoni.
Non fa felici, offre solo una scorciatoia che magari solleva un po’…
Chissà che miracolo non sia invece una sessualità vissuta dentro una storia d’amore, dove ci si sta a cuore l’uno all’altro, dove i gesti sono teneri, delicati, rispettosi…dove nessuno scappa quando ci sono responsabilità da assumere perché se ne è parlato prima e sono state prese decisioni insieme.
Ecco perché fa sorridere amaramente questo premio: davvero l’unico miracolo che può succedere è quello di EllaOne?
Un mondo adulto che conferma questo, tradisce la capacità dei giovani di essere nuovi, freschi, entusiasti, sognatori e li inchioda in una modalità cinica tipica di chi ha lo sguardo ormai rivolto solo verso il basso.