Purtroppo la notizia della morte dell'onorevole Carlo Casini non ci ha colti di sorpresa. Sapevamo dei suoi problemi di salute ed anche recentemente la figlia Marina aveva chiesto che pregassimo tutti per lui. Nondimeno però il dolore è stato grandissimo quando è arrivata la conferma. Scriviamo queste righe perché crediamo che chi come noi lo ha potuto conoscere personalmente abbia il dovere morale di ricordare la grandezza di quest’uomo, tanto ricco di preparazione e cultura quanto umile, tanto ricco di fede quanto generoso ed attento nel rispondere ai bisogni di tutti.
Carlo Casini ha amato la Vita più di ogni altra cosa: ha fatto della sua difesa una ragione di vita e l'ha declinata in mille modi, tutti estremamente efficaci. Come parlamentare italiano ed europeo, come magistrato, come docente universitario, come relatore ed in tantissime altre occasioni. E naturalmente nella sua più importante "creatura": il Movimento per la Vita italiano da lui fondato nel 1975 come risposta culturale ed operativa alla ingiusta legge 194 sull'aborto.
Un'associazione di volontari che continua ad operare con forza in tutta Italia anche oggi e che ha salvato dall'aborto oltre 100.000 bambini, testimonianza concreta della bontà di quella sua grande intuizione.
Carlo amava la vita ed amava tanto anche Saluzzo ed il nostro Centro di Aiuto alla Vita. Ha sempre risposto con gioia a tutti i nostri inviti, in occasione della Giornata per la Vita o per altre circostanze particolari. Dal primo appuntamento nella caserma Musso negli anni '90 all'ultimo incontro del 2017 in cui ci fece riflettere sugli aspetti politici della tutela della vita umana e ci onorò della sua presenza alla premiazione del Concorso fotografico da noi organizzato.
Proprio in quella occasione, in poche parole espresse il perché del suo impegno: "Ho dedicato tutta la mia vita di marito, di padre, di politico, di volontario per cercare di fare mio l'invito che ricevetti da santa Teresa di Calcutta negli anni '70: quello di lavorare senza sosta per la tutela di ogni vita umana, soprattutto quella più fragile ed indifesa". Un impegno che ha mantenuto costante fino alla fine.
Avremmo voluto averlo ancora con noi lo scorso anno, anche per fargli visitare la casa di accoglienza per mamme in difficoltà di Saluzzo, la splendida realtà che nella nostra Diocesi è punto di riferimento ed aiuto per qualsiasi mamma in difficoltà di fronte ad una gravidanza indesiderata o problematica. La malattia che già era importante non lo ha permesso, ma siamo sicuri che d'ora in poi tutto l'impegno del nostro Centro di Aiuto alla Vita potrà contare ogni giorno sul suo sguardo protettivo e sul suo aiuto dal cielo.
Ciao Carlo, ci resterà il ricordo di tanti momenti vissuti insieme a te ed alla tua splendida moglie e ci piace ricordarti sorridente con lei come quel giorno durante la visita all'abbazia di Staffarda.
Ci mancherà tantissimo la tua presenza, ma mai il tuo insegnamento.